Il cacciatore è colui che va a caccia di selvaggina o di uccelli, e anche chi ha esperienza e abilità nella caccia.
Esistono vari tipi di cacciatori come ad esempio quelli di frodo, che vanno a caccia senza avere la prescritta licenza o dove c’è divieto di caccia, o che comunque trasgredisce le leggi sulla caccia.
Anche a chi è stato ucciso è dedicato un numero nella smorfia napoletana. Di certo la morte per omicidio è la più cruenta, perché derivata da una violenza subita. Spesso chi sogna le persone morte in tale tragico modo, vuole non solo tornare a sentirle vicine ma avere anche una consolazione, una spiegazione, un indizio sull’assassino e sul perché abbia compiuto tale folle gesto.
Il termine sposa deriva dal latino spōnsa «fidanzata», participio passato sostantivato di spondēre «promettere (in moglie)».
La marsina o più comunemente conosciuta come abito da cerimonia maschile, detto anche frac, è una giacca molto elegante con falde a coda di rondine, derivante da un modello settecentesco.
Va indossato preferibilmente di sera, ma senza l’obbligo pressante previsto per lo smoking, quando l’occasione lo richiede e sull’invito si trovi scritto “cravatta bianca” (contrapposta alla “cravatta nera” che identifica invece lo smoking).
Si piange quando si prova un dolore fisico, ad esempio se ci si taglia con un oggetto acuminato o ci si fa male a seguito di una caduta ecc., oppure quando si prova una dolore intimo, come ad esempio la perdita di una persona cara o anche a causa di un insuccesso.
Le lacrime però possono anche essere di gioia e quindi associate ad un momento bello della propria vita, oppure di rabbia e infine di frustrazione.
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La zitella è una donna nubile d’età avanzata; per lo più con un’idea di femminilità appassita e di umore bisbetico. Questo termine era utilizzato in passato, ma oggi giorno si usa il termine molto più politicamente corretto single.
Il totano della chitarra, o meglio detto in dialetto napoletano ‘O totaro dint’ a chitarra, rappresenta nella maggior parte dei casi una figura retorica riconducibile all’atto sessuale.
Zuppa deriva dal termine gotico suppa, ovvero fetta di pane inzuppata. Nel Medioevo era usanza dei signori mangiare carni e altre vivande sopra grosse fette di pane, che in pratica sostituivano i piatti. Alla fine dei pasti gli avanzi di questo pane, impregnato di condimenti di carne e di altri cibi, veniva donato alla servitù che lo metteva in pentola con verdure ed acqua… ottenendone una zuppa!
Il numero 69 cela dentro di se un chiaro riferimento sessuale. Secondo alcune dicerie con questo termine si sia voluta fare un’allusione ad una delle più classiche posizioni del kamasutra.
Il palazzo è un edificio di grandi proporzioni e di pregio architettonico. Il palazzo era adibito un tempo ad abitazione di re, principi e signori, oggi per lo più è adibito a sede di uffici pubblici o a sede di rappresentanza per enti privati quali banche e fondazioni.